Acqua per uso domestico
L’acqua di uso domestico per essere considerata tale deve sottostare a determinati valori nella sua composizione. Gli stessi che vengono specificati affinché l’acqua possa essere considerata potabile.
Quando l’acqua per uso domestico è potabile
Le linee guida per verificare e attestare la potabilità dell’acqua per uso domestico sono state definito a livello Europeo da norme quali la Direttiva direttiva 98/83/CE.
La qualità dell’acqua è strettamente connessa con la sua salubrità e pulizia, che si fonda sulla totale assenza di microrganismi e sostanze in quantità che rappresenterebbero potenziale pericolo per la salute.
L’Italia ha recepito le norme attraverso il D.Lgs 31/2001 che ha definito i requisiti di potabilità attraverso il monitoraggio di numerosi parametri e specifici limiti di concentrazione. Si tratta di:
- 2 parametri microbiologici (5 per le acque messe in vendita in bottiglia o in contenitori);
- 28 parametri “chimici”, (sostanze indesiderabili e tossiche con relativi limiti imperativi di concentrazione);
- 21 parametri “indicatori”, (con valori consigliati che non dovrebbero essere superati);
- 2 parametri di radioattività.
Riteniamo molto utile consigliarvi il sito istituzionale Portale acque dove sono elencati tutti i testi normativi di riferimento. Noi procediamo ponendo l’attenzione su alcuni aspetti fondamentali per determinare la potabilità dell’acqua per uso domestico
Il Ph dell’acqua
Quando si parla di chimica e di acqua, la base tecnica da cui avviare un’analisi della qualità della propria acqua richiede la verifica del PH. Esso Occorre che il PH dell’acqua sia neutro, ossia si attesti intorno al valore di 7,5. I valori consentiti per il consumo e l’utilizzo pretendono che al momento della rilevazione alla fonte il PH dell’acqua debba essere compreso tra il 6,5 e l’8. Valori bassi indicherebbero un’acqua acida; valori più alti un acqua alcalina o basica. Gli ionizzatori che noi montiamo nelle vostre case vi aiutano nella depurazione dell’acqua e nella sua ionizzazione con il risultato finale di fornirvi acqua alcalina dal PH neutro, utile quindi a curare un’idratazione corretta ed efficace.
Attenzione ai Nitrati nell’acqua
I nitrati devono essere inferiori a 50 mg /l. In caso contrario l’acqua non potrebbe essere considerata potabile. Non vi sarebbero grandi problemi nel suo utilizzo per la pulizia, ma va da sé che la stessa non potrebbe essere considerata adatta per un utilizzo alimentare. L’acqua di uso domestico, per essere considerata tale, deve poter comprendere la sua fruizione anche in questa “branca” della normale vita quotidiana. Un discorso a parte merita la presenza di minerali alcalini al suo interno. Il calcio ed il magnesio debbono anch’essi rimanere all’interno di certi limiti. E’ importante che la loro presenza mantenga una durezza dell’acqua pari ad un valore compreso tra i 15 ed i 50 gradi francesi.
Conseguenze negative
Una durezza maggiore porterebbe l’acqua d’uso domestico ad essere difficile da gestire per i nostri reni ( l’eccesso di questi minerali potrebbe portare con sé delle calcolosi, N.d.R.) e portare ad un maggiore dispendio di energia nell’utilizzo relativo alla pulizia. Senza contare che una presenza così forte di sali alcalini rischia di mettere a dura prova tubature ed impianto fognario a causa della creazione di scomodi accumuli degli stessi.