Rendi di più nello Sport

Per rendere di più nello sport non solo è importante idratarsi, ma soprattutto riequilibrare il PH dell'organismo con l'acqua alcalina. Vi guidiamo in una riflessione sull'assunzione di acqua alcalina prima, durante e dopo allenamenti e prestazioni sportive.
acqua alcalina e sport

Acqua Alcalina e Sport: idratazione e contrasto all’acidità

Lo sport, da qualsiasi disciplina sia rappresentato, costituisce il perfetto alleato per il nostro benessere psicofisico. Praticare sport è sicuramente salutare ma, per un allenamento ottimale e consapevole al 100%, occorre anche idratarsi e nutrirsi in maniera adeguata.

Quando si pratica sport il nostro organismo si satura di ioni di idrogeno in correlazione con la produzione di acido lattico. Ne deriva il diretto abbassamento del Ph e, di conseguenza, l’insorgere di fatica. Tecnicamente si parla di acidificazione del corpo dove i muscoli producono e diffondono scorie. La prima diretta conseguenza è la mancanza di reattività e rendimento muscolare.

Gli sportivi, sia professionisti che più semplici amatori, dovrebbero curare al massimo l’idratazione del fisico durante l’attività. Inoltre, al termine della stessa, l’alimentazione dovrebbe garantire il reintegro delle sostanze consumate con lo sforzo. Sia l’idratazione che l’alimentazione dovrebbero essere alcalini, ossia con il Ph più elevato possibile che garantirebbe sia l’eliminazione delle scorie che il ripristino di un equilibrio fisico ottimale.

Attività fisica, sudore e acidità del fisico

Gli sportivi professionisti conoscono le conseguenze che lo sforzo produce sul proprio fisico e comprendono quanto sia importante riequilibrare il Ph attraverso una dieta alcalina.

La ricerca scientifica applicata allo sport dimostra che l’attività riduce il Ph e produce scorie che saturano i muscoli: da una condizione di Ph di circa 6.97.4 in condizione di riposo, i muscoli in forte attività riducono questi valori sino a raggiungere la soglia dello 0.

L’allenamento porta il muscolo a rilasciare acido lattico, acido piruvico e e CO2 in quantità tanto più maggiori quanto più intenso è lo sforzo. L’accumulo di acido limita anche la produzione di ATP, la molecola di energia, e interrompe l’attività enzimatica che produce energia. Ne deriva la forte sensazione di stanchezza.

Durante lo sport il fisico suda e attraverso il sudore espelle scorie insieme a molta acqua e sali minerali. Con attività prolungata, però, se il reintegro idrico non è adeguato l’acidità aumenta livellando verso il basso la potenza dei muscoli che vedono ridotta la capacità contrattile delle fibre di cui sono composti.

Sport, alimentazione e idratazione Alcalina

Per fare sport bene e con efficacia occorre che il fisico sia idratato e alimentato correttamente. Attenzione, facciamo riferimento ad una idratazione alcalina e ad una alimentazione alcalina che permettano di mantenere elevato il Ph e bassa l’acidità corporea sia durante che dopo il lavoro fisico.

Bere acqua alcalina non solo reidrata, ma alimenta l’organismo con sali minerali nobili che combattono l’aumento esponenziale di scorie e acidi dovuto allo sforzo.

Mangiare alcalino completa il corretto processo di riequilibrio del Ph interno al fisico. Assimilare con attenzione, quindi nutrirsi in modo alcalino, significa alimentarsi con cibi che non comportano una grande produzione di scorie acide durante l’assimilazione. Tutti i cibi producono scorie, sebbene in quantità molto diverse, e l’organismo può in parte espellerle grazie al lavoro di polmoni, reni (con le urine) e pelle (con il sudore).

Solo riducendo la quantità di scorie acide il nostro organismo vive meglio poiché solo privandosi di scorie acide si ha il cosiddetto equilibrio del pH. Le scorie acide sono le principali imputate nel processo di invecchiamento del corpo e dell’insorgere di malattie di ogni genere e gravità.

In ambito professionistico, tutti i praticanti sport e tutti i preparatori e allenatori oggi prestano grande attenzione allo studio di questi aspetti: cibi e acqua alcalina, ossia con Ph neutro, sono fondamentali per aiutare il fisico a contrastare la grande acidità derivante dallo sforzo muscolare.

Se così non fosse gli sportivi sarebbero tra i primi soggetti ad esporsi ad una maggior incidenza di malattie quale causa inevitabile della maggior acidità del loro corpo.

Acqua alcalina: la miglior idratazione

Chi analizza e studia la giusta nutrizione per chi pratica sport a livello agonistico, indipendentemente dalla disciplina, spesso oggi include nella dieta l’acqua alcalina a supporto dell’alcalinità del fisico e del suo Ph neutro.

In fase di attività, ossia durante allenamenti, fase preparatorie e durante le gare l’acqua alcalina è utile oltre che per idratare bene anche per allungare i tempi di sforzo e migliorare in generale il recupero fisico.

Un esempio concreto, oramai Storia per chi studia e applica il principio dell’idratazione alcalina, è quello del body builder Wade McNutt, americano, che ha sempre comunicato il suo uso costante di acqua alcalina nello sport. Ha spesso affermato che idratandosi con acqua alcalina ha aumentato il suo volume di allenamento di 2,5 volte con una diminuzione del tempo di recupero accusando anche un calo dell’indolenzimento muscolare post-allenamento.

La dottoressa statunitense Susan Lark ha spiegato, nel suo “The Chemistry of Success” quanto valore abbia il rapporto di equilibrio acido/base nel nostro corpo sia per le prestazioni generali del fisico nello sport, sia per la sua salute in generale.

Riassumendo, la sua posizione a riguardo parla di benefici che l’acqua alcalina apporta agli sportivi grazie al processo di elettrolisi che permetterebbe di neutralizzare molto meglio gli acidi nelle cellule dei tessuti nel corpo. Poiché l’acqua alcalina si arricchisce di elettroni liberi attraverso il processo di elettrolisi, questa è in grado anche di rilasciare tali elettroni che vanno ad associarsi all’ossigeno attivo dei radicali liberi nel corpo diventando un antiossidante naturale.

L’acqua alcalina è molto ricca di elettroni liberi per questo la sua assunzione può bloccare l’ossidazione del tessuto normale dai radicali liberi.

Altra osservazione fatta dalla Dottoressa Lark nel suo libro riguarda la dimensione dei cosiddetti “cluster di molecole”, ossia di aggregati di molecole, tipici dell’acqua alcalina. L’elettrolisi tipica di questa acqua rende tali cluster più piccoli di quasi il 50% rispetto ad un’acqua normale e tale caratteristica rende le molecole dell’acqua molto più assimilabili dal nostro corpo. Ne deriva una idratazione più rapida e veloce.

Alimentarsi e bere alcalino

Un’alimentazione adatta agli sportivi che difenda il Ph neutro deve prediligere vegetali e frutta e dosare bene le quantità di carne, pesce, latticini, farinacei e legumi. Questo in grandi linee, poiché anche tra le verdure e la frutta ve ne sono di ottimi e di peggiori per chi volesse applicare il principio alcalino alla propria nutrizione.

Se, comunque, tra i cibi la scelta e ampia e le soluzioni esistono abbondanti, per l’idratazione il discorso si complica a causa della qualità delle acque che abbiamo a disposizione per bere.

Le reti pubbliche sono sottoposte ad una legislazione che le rende sicure sotto determinati aspetti (controllo solo di particolari contaminanti molto nocivi) e le sottopone a trattamenti che arricchisce l’acqua di disinfettanti. Le acque imbottigliate, seppure molto buone alla fonte, subiscono invece un degradamento esponenziale della qualità una volta imbottigliate e stoccate. Il risultato è la disponibilità di acque che non permettono di supportare una buona e attenta alimentazione.

L’acqua alcalina, frutto di procedimenti di arricchimento con minerali nobili, può essere alleata degli sportivi grazie alle proprietà che abbiamo descritto. Purificata e mineralizzata fornisce l’apporto giusto di sostanze necessarie all’organismo per essere ben idratato e per combattere l’accumulo di scorie derivanti dall’acidificazione.

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